Type to search

Afghanistan: con “Neda” la voce delle donne afghane in Italia

Share

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) e l’ong Nove Caring Humans annunciano il lancio di “Neda”, un’iniziativa che fornisce percorsi formativi e strumenti di empowerment a un gruppo di donne afghane rifugiate in Italia, affinché possano diventare protagoniste attive nella difesa dei loro diritti.
Le attiviste mirano a diventare un punto di riferimento per la diaspora afghana, facilitando i processi di inclusione e accoglienza e promuovendo soluzioni istituzionali più eque per l’integrazione delle risorse migratorie. Il progetto si propone di diffondere i valori della dignità e della solidarietà, contribuendo a ridefinire la percezione e il riconoscimento dei diritti di genere e stimolando un cambiamento positivo nella società.
“Neda”, che in lingua dari significa Voce, promuoverà attività di sensibilizzazione sulla condizione femminile in Afghanistan e sulle sfide legate all’integrazione in Italia, valorizzando l’esperienza della diaspora afghana. Il progetto mette in luce le difficoltà del percorso di inclusione e accoglienza, ma anche i successi e la determinazione di queste donne nel contribuire attivamente alla loro comunità. “Sosteniamo le donne afghane rifugiate in Italia e, allo stesso tempo, operiamo instancabilmente in Afghanistan per offrire supporto alla popolazione, con un’attenzione speciale alle donne. Attraverso iniziative concrete, promuoviamo inclusione, formazione e autonomia economica, affinché possano costruire un futuro dignitoso e indipendente”, ha dichiarato Livia Maurizi, Direttrice di Nove Caring Humans, con sede a Roma.
Le protagoniste di “Neda” sono Sediqa Mushtaq, Nesa Mohammadi, Mahdia Sharifi, Zahra Muradi e Negin Ahmadi: cinque donne afghane che, con coraggio e determinazione, vogliono farsi portavoce del cambiamento. Grazie al loro impegno, il progetto intende diffondere una cultura di rispetto, equità e inclusione, sensibilizzando l’opinione pubblica e stimolando azioni concrete per i diritti delle donne.
“Crediamo fermamente nell’importanza di sostenere chi ha vissuto l’esperienza dell’esilio e può essere testimone diretto di ciò che accade in Afghanistan”, ha sottolineato Daniela Di Rado, responsabile del settore legale per il Consiglio Italiano per i Rifugiati.
“Neda” è un invito a valorizzare le potenzialità di ogni individuo e a contribuire a un futuro in cui le barriere culturali e di genere possano essere superate.
L’iniziativa si sviluppa nell’ambito del progetto Prossimi Cittadini, finanziato con fondi 8×1000 IRPEF della Presidenza del Consiglio dei Ministri, realizzato in partnership con Fondazione Caritas Trieste e Cooperativa Libra. Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale: www.nedaproject.com. (AGI)