Stringe la mano ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche schierati all’Altare della Patria, dopo la rituale deposizione della corona in omaggio al Milite Ignoto. Si presentano, citando la città e il Corpo di appartenenza, e Sergio Mattarella li saluta con un sorriso. Il Presidente della Repubblica apre così le celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della Liberazione – nel corso della tradizionale cerimonia cui partecipa, oltre ai presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, insieme al ministro della Difesa, Guido Crosetto, e al presidente della Corte Costituzionale, Giovanni Amoroso – prima di spostarsi a Genova.
Così prevedeva l’agenda di Mattarella prima del recentissimo intervento per l’impianto di un pacemaker e quello stesso programma, sia pure lievemente ristretto nei tempi, scandisce il ritorno agli impegni pubblici del Capo dello Stato.
Al termine della cerimonia, ai piedi della scalinata dell’Altare della Patria, è tempo per tutti di congedarsi, in quell’atmosfera sospesa che, pur nel rispetto del tradizionale cerimoniale dell’appuntamento istituzionale, coinvolge un pò tutto in una Roma dove, giusto a poche centinaia di metri di distanza, si snoda il fiume di persone che rendono l’ultimo omaggio a Papa Francesco. (AGI)
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