“Il 25 aprile di ottant’anni fa l’Italia riconquistava la libertà perduta, cancellata da una dittatura che dopo mille altre colpe aveva sprofondato il Paese in una guerra disastrosa. È un giorno da ricordare, quindi. Oggi e sempre. Perché è nella Resistenza, nei suoi valori di libertà e democrazia, che affonda le radici la nostra Repubblica. Ed è sulla base di questi valori che è nata l’Europa come grande spazio di pace”. Lo scrive su ‘QN’ la leader Cisl Daniela Fumarola in occasione degli ottanta anni dalla Liberazione. “Questa data non può essere solo una celebrazione. La grandezza di quel momento storico comporta dei doveri, consegna dei compiti. Doveri e compiti – aggiunge – racchiusi nelle parole di una giovane staffetta partigiana, Gabriella, che poi divenne una straordinaria donna politica: ‘La nostra storia – diceva così, Tina Anselmi – ci dovrebbe insegnare che la democrazia è un bene delicato, fragile e deperibile, una pianta che attecchisce solo attraverso la responsabilità di tutto un popolo’. La capacità di unirsi attorno a grandi obiettivi comuni, quando di fronte si hanno sfide decisive. Se c’è un insegnamento che da quella pagina di Storia dobbiamo trarre e continuare a far vivere, è questo. I partigiani avevano diversi colori politici, ma un unico grande obiettivo. I membri della Costituente avevano idee differenti, ma scrivevano insieme la Costituzione. De Gasperi e Spinelli venivano da percorsi diversi, ma lavorarono fianco a fianco per realizzare la casa europea. Oggi per fortuna non dobbiamo ricostruire tutto partendo da macerie materiali e spirituali come quelle del dopoguerra. Ma veniamo da un susseguirsi di crisi intrecciate, da quella economica iniziata nel 2008, alla pandemia, alla guerra in Ucraina. E assistiamo a un sovvertimento dell’ordine mondiale che abbiamo fin qui conosciuto, con il ritorno a vecchie logiche di potenza e il rischio di una pericolosissima guerra commerciale. Libertà, democrazia, pace e coesione sociale appaiono beni delicati e fragili. È indispensabile attingere all’insegnamento che ci viene dalla generazione che seppe risalire dagli abissi attraverso uno straordinario sforzo di unità e di responsabilità”, conclude la numero uno Cisl. (AGI)
RED/DAN