Si è svolta questa mattina, presso l’Enclos des fusillés au Tir National di Schaerbeek, la cerimonia commemorativa promossa dalla sezione Anpi di Bruxelles per l’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di numerose realtà della società civile italiana e belga, ha reso omaggio ai 365 partigiani fucilati al Tir National durante i due conflitti mondiali, tra cui molti italiani che contribuirono alla Resistenza in Belgio. Erano presenti all’evento Federica Favi, ambasciatore d’Italia in Belgio, l’ambasciatore Vincenzo Celeste, rappresentante permanente d’Italia presso l’Ue, il console generale Francesco Varriale, e l’eurodeputato Rudi Kennes, membro dell’organizzazione antifascista belga “Coalition 8 mai/8 mei Coalitie”. L’ambasciatore d’Italia presso il Regno del Belgio, Federica Favi, intervenendo durante la commemorazione ha dichiarato: “ottanta anni fa si concludeva un periodo tra i più drammatici della storia d’Italia e il 25 aprile è un’occasione per riflettere sulla capacità dell’Italia di risorgere dopo la tragedia della guerra, in nome della libertà. Donne, uomini, civili e militari, furono artefici del nostro passaggio decisivo alla democrazia: oggi è il giorno in cui li dobbiamo ricordare ed esprimere la nostra gratitudine al contributo fornito dalla Resistenza”. “Questa nostra storia ci ha insegnato il valore della libertà, della pace e della democrazia e ci deve far impegnare ogni giorno, nel presente e nel futuro, affinché la guerra venga ripudiata, come ci indica la nostra Costituzione”, ha aggiunto ancora l’ambasciatore. “Il 25 aprile non può che essere una festa unificante, che ricorda le origini della nostra libertà dal nazifascismo e la nostra volontà di rimanere agganciati ai valori e alle libertà costituzionali”. Nel corso della cerimonia, è stato ribadito il valore universale della lotta antifascista, che unì cittadini di nazionalità diverse nel comune impegno per la libertà, la giustizia e la democrazia. “Il sacrificio, anche in Belgio, dei partigiani italiani, così come di tanti altri Paesi europei, richiama i valori fondanti della Repubblica italiana e di un’Europa unita, pacifica e solidale”, ha affermato il console generale d’Italia a Bruxelles, Francesco Varriale. “Si tratta certamente di uno dei momenti più alti della storia dei nostri connazionali in Belgio che, anche dopo la Seconda Guerra mondiale, hanno contribuito, così numerosi, allo sviluppo e al benessere di questo Paese”, ha concluso. (AGI)
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