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2 dicembre 1993. Il narcotrafficante colombiano Pablo Escobar viene ucciso a Medellín

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di Gianni De Iuliis

Pablo Emilio Escobar Gaviria (1 dicembre 1949 – 2 dicembre 1993) è stato un criminale e politico colombiano, uno dei più noti e ricchi trafficanti di cocaina e marijuana nella storia.
Conosciuto come Il Re della cocaina. Quando il suo impero raggiunse la massima espansione, la rivista Forbes stimava che egli fosse il settimo uomo più ricco del mondo, controllando l’80% della cocaina del mondo e il 20% delle armi illecitamente circolanti. Ancora oggi è classificato come il più potente e ricco narcotrafficante della storia, superando, con il cartello di Medellín, il cartello di Sinaloa, di Calí e di Guadalajara. È stato anche il più sanguinario, responsabile diretto e mandante della morte di un numero imprecisato di forze di polizia colombiane, agenti statunitensi, civili e 4 persone candidate in politica. Nel 1982 ha inoltre avuto una breve carriera politica, venendo eletto in Parlamento.
Fanatico degli sport, fece costruire stadi di calcio sponsorizzando squadre locali, ma anche scuole e ospedali, coltivando così la sua immagine anche nella veste di Robin Hood, distribuendo talvolta denaro ai poveri in cambio di fedeltà. La popolazione di Medellín, infatti, lo aiutava spesso fornendogli coperture e nascondendo informazioni alle autorità. Pablo Escobar, interessato a essere amato quanto temuto, venne così mitizzato da buona parte della popolazione povera colombiana.