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17 MAGGIO – 1953 – La partita di calcio Italia-Ungheria inaugura lo Stadio Olimpico di Roma.

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Lo stadio Olimpico è un impianto sportivo polifunzionale italiano di Roma, che sorge presso il complesso del Foro Italico, alle pendici di Monte Mario, nel settore nord-occidentale della città.

Nonostante sia uno stadio olimpico, dunque esclusivamente dedicato allo sport, furono anche realizzati concerti musicali, in particolar modo il concerto di Claudio Baglioni del 6 giugno 1998, che detiene tutt’ora il record spettatori all’Olimpico con un totale di oltre 90.000 spettatori, grazie al fatto che il palco si trovava al centro dello stadio e il pubblico lo circondava riempiendo tutti i posti a sedere.

Ideato nel 1927 e originariamente noto come stadio dei Cipressi, nacque su progetto di Enrico Del Debbio, per poi essere ripreso nel 1937 da Luigi Moretti e usato come quinta scenica dei giochi del periodo fascista; abbandonato durante la guerra e utilizzato come autoparco dalle truppe alleate, nel 1949 ne fu deciso dal CONI, suo proprietario, il completamento a cura di Annibale Vitellozzi, che lo ultimò nel 1953; all’epoca noto come stadio dei Centomila per via della capienza che si aggirava intorno ai 100.000 posti, fu ribattezzato stadio Olimpico dopo l’assegnazione a Roma dei Giochi olimpici del 1960.

Ospita fin dall’inaugurazione, avvenuta il 17 maggio 1953, gare di calcio, atletica leggera e altri sport, oltre a eventi extrasportivi come concerti e rappresentazioni sceniche. Dal 1953, salvo brevissime interruzioni dovute a lavori di ristrutturazione, ospita gli incontri interni delle due maggiori squadre calcistiche professionistiche della Capitale, la Roma e la Lazio; ospita regolarmente anche riunioni e competizioni ufficiali di atletica leggera, come il Golden Gala dal 1980, i campionati europei di atletica leggera del 1974 e quelli mondiali del 1987.

Fin dalla sua apertura, inoltre, ha ospitato, sebbene saltuariamente, anche incontri internazionali di rugby a 15, per poi divenire definitivamente impianto interno della Nazionale per le gare del torneo Sei Nazioni, dopo l’abbandono da parte della FIR dello stadio Flaminio.

È uno dei quattro stadi italiani (assieme all’Olimpico Grande Torino e all’Allianz Stadium, entrambi di Torino, e al Giuseppe Meazza di Milano) a rientrare nella categoria 4 UEFA, cioè quella con maggior livello tecnico.

Nel 2019 la gestione dello stadio è passata a Sport e salute S.p.A., società interamente partecipata dal MEF.

La struttura fu inaugurata il 17 maggio 1953, con l’arrivo della tappa Napoli-Roma del 36º Giro d’Italia e con la partita di calcio Italia-Ungheria, che terminò 3-0 per i magiari: il primo gol segnato nello stadio fu di Nándor Hidegkuti.